Progetto “Le Città della Musica”
Il progetto è nato sotto il coordinamento della Fondazione Masini (Già Istituto Masini), nel 2015 da un’idea di Luigi Pretolani che ha curato la creazione della rete di scuole e la gestione del progetto fin dall’inizio.
I risultati ottenuti dal progetto sono i seguenti:
Anno
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Fnanziamento
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Posizione in graduatoria
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2016
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89,800.00
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2
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2017-2018
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151,880.00
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1
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2019
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97,375.00
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2 parim
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2020
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123,650.00
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2
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2021
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181,650.00
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9
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2022
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190,475.00
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12
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2023
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270,400.00
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1
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Totale
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1,105,230.00
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Il progetto ha portato nella provincia di Forlì Cesena oltre un milione di euro di finanziamenti in sette anni.
Nove scuole di musica realizzano nelle scuole elementari, medie e superiori progetti di educazione musicale con percorsi di propedeutica, coro, musica di insieme e orchestra.
Il progetto è una eccellenza regionale. Nel 2021 “La Città Musicale” si fonde con “Cesena in Musica” dando vita a “Le Città della Musica” realizzando così uno dei rari progetti che unisce la realtà di Forlì con quella di Cesena. Il Conservatorio di Cesena entra a fare parte dei partner progettuali.
Il progetto nel 2023 è stato presentato dalla Fondazione Angelo Masini, capofila di una rete di scuole di musica di cui fanno parte:
Scuola di Musica e Banda Giovanile G. Rossini APS, Castrocaro Terme e Terra del Sole
Istituto Comunale Di Musica ‘Arcangelo Corelli’ Cesena
Accademia 49 Officina della musica della danza e delle arti Cesena
Chorus Institute of Musical Arts Cesena
Associazione Musicale “Scuola Musicale Dante Alighieri – Bertinoro”
Associazione Culturale Cosascuola Music Academy Forlì
Associazione Culturale “InArte. Projects of Cultural Integration”- Forlì
Associazione Euterpe aps Rubiera
E si svolge in 27 Istituti Comprensivi sulle province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Parma e Reggio Emilia.
Nel 2022 sono state erogate quasi 4.000 ore di formazione a circa 1.500 alunni.
Il progetto nasce dalle specializzazioni e dalle esperienze di eccellenza delle singole scuole musicali, sotto il coordinamento della Fondazione Angelo Masini e il supporto progettuale, organizzativo e amministrativo della Scuola Musicale di Bertinoro e di Romagna Musica soc. coop. società che sostiene fortemente il progetto per le sue caratteristiche di promozione culturale della musica sul territorio regionale.
Una caratteristica fondamentale del progetto è la diffusione delle competenze e dei modelli didattici e organizzativi basati sull’esperienza delle scuole che negli anni hanno sviluppato progetti molto efficaci nella propedeutica per i più piccoli, nella musica corale inclusiva, nell’alfabetizzazione musicale sugli strumenti, nella musica di insieme altamente inclusiva, nella musicoterapia, nei progetti musicali inclusivi e non differenzianti per l’handicap, nella valorizzazione del repertorio bandistico e della musica per fiati.
Nel 2023 il progetto regionale si è rinnovato profondamente passando sotto i finanziamenti del Fondo sociale europeo Plus. Anche il progetto si è rinnovato posizionandosi al primo posto nella graduatoria regionale.
Associazione Culturale “InArte. Projects of Cultural Integration” segue i percorsi di propedeutica musicale della Circolo Didattico 1 di Santarcangelo di Romagna (RN) e dell’I.C. 8 “Camelia Matatia” di Forlì (FC).
Da 25 InArte si occupa di educazione musicale, progettando percorsi specifici per ogni fascia d’età. In particolare per la scuola primaria, presentiamo un percorso formativo che contempla attività tra MUSICA, GIOCO e MOVIMENTO.
MUSICA – La musica è ovunque. La musica è dentro ciascuno di noi e nasciamo musicali. Oltre a migliorare l’efficienza della mente e della memoria, oltre a sviluppare sotto vari aspetti le intelligenze multiple, ci sono altri buoni motivi per far studiare musica a un bambino e più in generale ad un individuo: il primo in assoluto è che si tratta di un piacere in più. Cantare in un coro, suonare uno strumento musicale da soli, in un’orchestra o con un gruppo di amici sono esperienze appaganti di cui non si può fare a meno. La musica è un’arte della comunicazione, un’esperienza molto intensa.
GIOCO – Non vi è nulla di più serio del gioco. Soprattutto per i bambini, e basta osservarli per comprendere quanto impegno ci mettano nel risolvere i mille piccoli e grandi problemi che il gioco comporta. Attraverso il gioco, infatti, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si può o non si può̀ fare con determinati oggetti, si rende conto dell’esistenza di leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. L’esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore.
Nei nostri percorsi che sono a misura di bambino, il gioco è uno degli strumenti didattici più presenti ed efficaci.
MOVIMENTO – Musica è movimento. Musica è ritmo e melodia. Musica è intensità, dinamica, contrasti. Musica è tempo, spazio, energia. La musica è il supporto per eccellenza allo sviluppo psicomotorio e non dimentichiamo che per i bambini non c’è apprendimento senza movimento. Nei percorsi di musica rivolti a bambini non deve mai mancare un serio lavoro sul corpo poiché lo sviluppo della motricità, legato a quello dell’intelligenza e dell’affettività, aiuta il bambino alla costruzione di un sé positivo e all’accrescimento dell’autostima.
CHI SIAMO – Gli insegnanti di InArte – Ilaria Mazzotti e Andrea Farì – hanno molti anni di esperienza nell’insegnamento della musica utilizzando varie metodologie, in primis quella Orff, che si basa su un’idea pedagogica semplice: la musica si impara FACENDOLA e NON ASTRAENDOLA.
La musica si impara traducendo in concreto il bisogno dei bambini di viverla fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla loro formazione e crescita globale come individui. La musica è un linguaggio “non verbale” che l’uomo in ogni epoca ha utilizzato per comunicare le più varie emozioni, per osservare riti propiziatori, per svelare la sua parte più spirituale.
FINALITA’
Gli obiettivi per il primo ciclo della scuola elementare e, in modo più articolato e approfondito per il secondo ciclo elementare, portano alla costruzione progressiva di micro- strutture musicali in cui sono si affrontano gli elementi caratterizzanti la musica (ritmo, timbro, melodia, insieme di suoni, dinamica, caratteristiche degli strumenti, decodificazione del suono e del rumore, concentrazione e capacità di organizzare un gruppo d’insieme, ecc.). La finalità educativa dà come risultato lo “star bene insieme”: grazie alla condivisione dell’esperienza musicale all’interno di “un’orchestra”, il singolo bambino trova un ruolo proprio all’interno del gruppo.
Ruolo di rilievo è assegnato alla danza: quella non strutturata privilegia la relazione tra i bambini e la capacità di esprimere le proprie emozioni attraverso il gesto cinestesico; quella strutturata sviluppa la coordinazione motoria e la capacità di memorizzare sequenze prestabilite di passi.
ARGOMENTI
Body percussion: il corpo come primo strumento musicale; coordinazione gesto-suono; playback musicale con coreografie “che suonano”;
Ritmo e movimento: gli strumenti ritmici; le filastrocche omoritmiche e poliritmiche; le coreografie su danze popolari; il movimento espressivo non strutturato;
Leggiamo e suoniamo la musica: codici di trasformazione segno-suono; la notazione tradizionale ritmica e melodica;
Ascolto e Playback musicale: sviluppo dell’ascolto strutturale delle forme musicali; creazione di partiture ritmico-melodiche su playback;
Voce e Canto: esplorazione e uso informale della voce, respirazione; acquisizione di conte, filastrocche, canti, canzoni;
Performance: costruzione di un evento musicale di fine corso risultato di un VERO E PROPRIO PROCESSO di apprendimento.
METODOLOGIA
La metodologia degli operatori di InArte si basa su lezioni collettive frontali.
Fondamentale è il ruolo attivo del docente di classe nella programmazione delle lezioni dell’operatore di InArte e nella prosecuzione del lavoro anche in seguito alle lezioni specialistiche.
L’operatore di InArte è un “regista” delle attività: i bambini hanno un ruolo determinante nella presa delle decisioni al riguardo delle regole del gruppo e nella costruzione della performance.
La condivisione e la partecipazione di tutti è fondamentale ma è subordinata alla discussione delle regole del gruppo e alla loro totale accettazione, al fine di lavorare bene assieme e in piena libertà reciproca.
Locandina Progetto Page-0001 (2.0 MiB)
MUSICA – La musica è ovunque. La musica è dentro ciascuno di noi e nasciamo musicali. Oltre a migliorare l’efficienza della mente e della memoria, oltre a sviluppare sotto vari aspetti le intelligenze multiple, ci sono altri buoni motivi per far studiare musica a un bambino e più in generale ad un individuo: il primo in assoluto è che si tratta di un piacere in più. Cantare in un coro, suonare uno strumento musicale da soli, in un’orchestra o con un gruppo di amici sono esperienze appaganti di cui non si può fare a meno. La musica è un’arte della comunicazione, un’esperienza molto intensa.
GIOCO – Non vi è nulla di più serio del gioco. Soprattutto per i bambini, e basta osservarli per comprendere quanto impegno ci mettano nel risolvere i mille piccoli e grandi problemi che il gioco comporta. Attraverso il gioco, infatti, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si può o non si può̀ fare con determinati oggetti, si rende conto dell’esistenza di leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. L’esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore.
Nei nostri percorsi che sono a misura di bambino, il gioco è uno degli strumenti didattici più presenti ed efficaci.
MOVIMENTO – Musica è movimento. Musica è ritmo e melodia. Musica è intensità, dinamica, contrasti. Musica è tempo, spazio, energia. La musica è il supporto per eccellenza allo sviluppo psicomotorio e non dimentichiamo che per i bambini non c’è apprendimento senza movimento. Nei percorsi di musica rivolti a bambini non deve mai mancare un serio lavoro sul corpo poiché lo sviluppo della motricità, legato a quello dell’intelligenza e dell’affettività, aiuta il bambino alla costruzione di un sé positivo e all’accrescimento dell’autostima.
CHI SIAMO – Gli insegnanti di InArte – Ilaria Mazzotti e Andrea Farì – hanno molti anni di esperienza nell’insegnamento della musica utilizzando varie metodologie, in primis quella Orff, che si basa su un’idea pedagogica semplice: la musica si impara FACENDOLA e NON ASTRAENDOLA.
La musica si impara traducendo in concreto il bisogno dei bambini di viverla fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla loro formazione e crescita globale come individui. La musica è un linguaggio “non verbale” che l’uomo in ogni epoca ha utilizzato per comunicare le più varie emozioni, per osservare riti propiziatori, per svelare la sua parte più spirituale.
FINALITA’
Gli obiettivi per il primo ciclo della scuola elementare e, in modo più articolato e approfondito per il secondo ciclo elementare, portano alla costruzione progressiva di micro- strutture musicali in cui sono si affrontano gli elementi caratterizzanti la musica (ritmo, timbro, melodia, insieme di suoni, dinamica, caratteristiche degli strumenti, decodificazione del suono e del rumore, concentrazione e capacità di organizzare un gruppo d’insieme, ecc.). La finalità educativa dà come risultato lo “star bene insieme”: grazie alla condivisione dell’esperienza musicale all’interno di “un’orchestra”, il singolo bambino trova un ruolo proprio all’interno del gruppo.
Ruolo di rilievo è assegnato alla danza: quella non strutturata privilegia la relazione tra i bambini e la capacità di esprimere le proprie emozioni attraverso il gesto cinestesico; quella strutturata sviluppa la coordinazione motoria e la capacità di memorizzare sequenze prestabilite di passi.
ARGOMENTI
Body percussion: il corpo come primo strumento musicale; coordinazione gesto-suono; playback musicale con coreografie “che suonano”;
Ritmo e movimento: gli strumenti ritmici; le filastrocche omoritmiche e poliritmiche; le coreografie su danze popolari; il movimento espressivo non strutturato;
Leggiamo e suoniamo la musica: codici di trasformazione segno-suono; la notazione tradizionale ritmica e melodica;
Ascolto e Playback musicale: sviluppo dell’ascolto strutturale delle forme musicali; creazione di partiture ritmico-melodiche su playback;
Voce e Canto: esplorazione e uso informale della voce, respirazione; acquisizione di conte, filastrocche, canti, canzoni;
Performance: costruzione di un evento musicale di fine corso risultato di un VERO E PROPRIO PROCESSO di apprendimento.
METODOLOGIA
La metodologia degli operatori di InArte si basa su lezioni collettive frontali.
Fondamentale è il ruolo attivo del docente di classe nella programmazione delle lezioni dell’operatore di InArte e nella prosecuzione del lavoro anche in seguito alle lezioni specialistiche.
L’operatore di InArte è un “regista” delle attività: i bambini hanno un ruolo determinante nella presa delle decisioni al riguardo delle regole del gruppo e nella costruzione della performance.
La condivisione e la partecipazione di tutti è fondamentale ma è subordinata alla discussione delle regole del gruppo e alla loro totale accettazione, al fine di lavorare bene assieme e in piena libertà reciproca.